
sabato 16 maggio 2009
Una poesia

mercoledì 13 maggio 2009
Divertiamoci con la matematica
Si tratta di giochi matematici interattivi, che intendono promuovere lo sviluppo delle capacità logiche e della rapidità di calcolo, di schede didattiche che si possono scaricare e riutilizzare liberamente e ... della matematica nascosta nelle fiabe.
Inserisco i link:
http://www.matematicamente.it/giochi_e_gare/gioca_con_la_matematica/
http://www.alphacentauri.it/testi/materiali_did/primaria_matematica.htm
http://kidslink.bo.cnr.it/silvani/fiabe/fiabe.htm
mercoledì 22 aprile 2009
Il cineforum a scuola
I film visti in questi anni sono stati molteplici; ricordo "Il monello", "Giochi proibiti", "Il buio oltre la siepe"...
Oggi i miei alunni di prima elementare hanno assistito alla proiezione del film "Le avventure di Tom Sawyer" del 1938: l'iniziale difficoltà di adeguarsi ad un ritmo narrativo diverso da quello a cui sono abituati è stata presto sopraffatta da una vivace partecipazione alle avventure di quel discolo, ma leale e coraggioso ragazzino. Al termine i bambini avevano una immensa voglia di comunicare episodi della loro vita che riguardano legami affettivi, paure, voglia di avventure ... tutti aspetti che il mondo adulto, nei ritmi spesso frenetici che impone ai bambini, non prende in considerazione.
Credo che anche questo sia un modo di coltivare "connessioni", legami con la propria anima, che vuole essere alimentata fin da quando si è piccoli, e che il linguaggio filmico, attraverso la poesia di certi suoi capolavori, possa nutrirla, soprattutto se certe esperienze vengono vissute in un clima che incoraggia l'espressione e la condivisione.
domenica 12 aprile 2009
Di nuovo il filmato!
Questo filmato ha per me grande valore perchè rappresenta, oltre al racconto di una storia personale, la mia prima esperienza di modalità espressive nuove, che, grazie agli spunti offerti dal corso di Andreas, ho potuto sperimentare.
Il passo successivo sarà quello di trasferire questa esperienza in classe perchè posso immaginare che il coinvolgimento dei ragazzi in un lavoro simile sia grande.
Credo inoltre che attraverso queste attività si possano sviluppare molte capacità, da quelle di progettazione, a quelle di scelta di immagini e musiche, a quelle espressive scritte, a quelle di calcolo (pensiamo alla durata delle musiche da abbinare alla durata delle immagini)...
E infine la soddisfazione e l'emozione nel vedere come il tutto si compone e la gioia di condividerlo con altri... anche in rete!
giovedì 9 aprile 2009
Riflettendo sul copyright
Per le immagini è bene usare sempre quelle che abbiano il disclaimer sugli usi che se ne possono fare, tipo la creative commons http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/ .
Nell'insegnamento capita spesso di usare immagini o testi ricavati da opere di vari autori; spesso questi costituiscono il punto di partenza per creare qualcosa di nuovo e manifestano sicuramente l'apprezzamento per una data opera.
Credo che nel momento in cui un insegnante fa riferimento all'opera di un autore, utilizzandone alcune parti per scopi didattici, stimoli nei suoi alunni innanzitutto un atteggiamento attivo e creativo, l'amore per la ricerca, la curiosità verso l'opera originale per ampliare le proprie conoscenze.
Credo anche che l'insegnante possa avviare la riflessione sul copyright, come strumento non fine a se stesso, ma atto a salvaguardare il lavoro altrui.
Il seminario di Andreas...

Mentre guardavo i filmati di alcuni momenti del seminario "I care" nella mia mente si sono attivate tante "connessioni" alla vita di classe. Quante volte mi capita di dover interrompere la lezione, di seguire altri percorsi, diversi da quelli programmati la sera prima a tavolino, percorsi magari sconosciuti fino a quel momento, ma che, a parte il mio iniziale imbarazzo, mi fanno scoprire nuove modalità di approccio ai miei alunni, nuove vie della conoscenza.
Certo mi accorgo che simili percorsi puntano tutto sulla qualità anzichè sulla quantità, sulla qualità del rapporto con gli alunni e su quella dei contenuti dell'apprendimento, su un apprendimento che non può più essere concepito come il raggiungimento di un "tutto", ma le cui parti vanno continuamente ricercate, approfondite, modificate; d'altra parte non potrà essere altrimenti nella nostra società della conoscenza.
Mi veniva da pensare anche alla classe come sistema sociale aperto, caratterizzato dalle azioni, dai comportamenti, dalle specifiche attività compiute dai soggetti, in una dinamica incessante che tende a modificare gli equilibri raggiunti e a crearne di nuovi. Penso anche al forte "bisogno" dei miei alunni, digital natives, di scambio comunicativo, al desiderio di collaborare con gli altri, di conoscere culture diverse dalla loro e questo mi porta a riflettere molto sugli atteggiamenti competitivi che la scuola, in forme più o meno dichiarate, ha sempre stimolato.
"I care" per me oggi significa crescita insieme ai miei alunni, crescita nella relazione, nell'attenzione all'altro, nel rispetto dei diritti inviolabili di ogni uomo, nella conoscenza che ci arricchisce e che ci fa sentire partecipi della cultura dell'umanità.
mercoledì 8 aprile 2009
Strumenti per apprendere nel web 2.0
Inserisco i link ad alcuni blog:
http://bdlink.splinder.com/
http://scuolaprimarialari.blogspot.com/
http://splashragazzi.splinder.com/
http://www.maestroantonio.it/
http://www.maestroalberto.it/
Mi è piaciuta molto anche la raccolta di materiali liberi realizzati con GeoGebra, un software open source per l'insegnamento-apprendimento della matematica:
http://www.geogebra.org/en/wiki/index.php/Italian
Ho trovato anche questa applicazione web che introduce una collaborative non-linear storywriting (scrittura collaborativa di storie non lineari): http://www.novlet.com/.
In Novlet chi ha interesse alla scrittura di storie può farlo potenzialmente con chiunque perchè, se si vede una storia che ci piace, è sempre consentito contribuire ad essa.
lunedì 30 marzo 2009
Finalmente il video...
Finalmente ho provato a realizzare un video!!!
Ho utilizzato il progetto di storytelling creato per il corso di Teoria e tecniche della comunicazione dello scorso anno.
Per realizzare il video ho utilizzato il programma Picasa3, con cui si possono organizzare immagini e filmati in cartelle e che consente la loro presentazione sotto forma di slideshow/filmato. Alcuni dei vantaggi di questo programma sono lo scorrimento molto veloce dei previews delle immagini, il rapido trasferimento fra cartelle e la facile importazione delle stesse.
Una volta raggruppate le immagini che servono in una cartella, si può creare il filmato, aggiungendo tracce audio, scegliendo gli stili di transizione delle slides, le dimensioni dell'immagine, eventuale testo da aggiungere. La fase di montaggio con file audio è facilitata dalla chiara visualizzazione dei tempi nei vari passaggi dello slideshow. Il salvataggio avviene automaticamente, una volta creato il filmato, in una sottocartella (Picasa) della cartella "Immagini" del proprio pc e il file può essere riprodotto utilizzando Windows Media Player. Con questo programma si possono predisporre filmati da inserire direttamente su YouTube.
Per i files audio ho utilizzato AVS Audio Editor 4.2, che avevo già installato con un abbonamento senza termine. Le funzioni utilizzate sono state quelle di incollare diversi files audio con effetti di assolvenza e dissolvenza, inserimento di testo voce su musica di sottofondo con "incolla mix", effetto silenzio per enfatizzare la drammaticità di alcune immagini. E' importante seguire con molta attenzione i tempi della traccia video per determinare i tempi dei files audio. Ho salvato il file composto con "salva con nome" e successivamente l'ho caricato, come traccia audio, in Picasa.
Un grazie a Michela che mi ha incoraggiato a realizzare proprio questo storytelling!
venerdì 27 marzo 2009
Personal Learning Environment
Il mio PLE è andato cambiando nel tempo e sempre grazie a degli incontri fortunati: incontri con persone che ho ritenuto "maestri", incontri con amici, incontri con i miei alunni, incontri con il mondo della natura, incontri nel quartiere in cui vivo, incontri con film e registi, insomma incontri...
Ho sempre considerato fortunato l'incontro con quei libri che mi abbiano fatto entrare in un dialogo fruttuoso con il loro autore, senza peraltro coltivare così un gusto dell'isolamento, ma anzi avvertire la necessità di vivere, comunicare e condividere quanto letto e appreso.
Ho pensato subito al libro e alle connessioni reali perchè hanno rappresentato il mio PLE fino a poco tempo fa e a cui mi sento ancora tanto strettamente connessa.
Grazie alla IUL ho avuto la possibilità di attivare altre connessioni "vive" e mi sono ritrovata ad apprendere con modalità diverse, ma altrettanto vitali: ho incontrato anche qui "maestri" che hanno saputo soddisfare il mio desiderio di conoscere e la voglia di relazioni umane positive, ho incontrato compagni di corso con i quali ho condiviso interessi e dai quali ho appreso molto durante le lunghe serate (nottate!!!) passate in sincroni, ho incontrato libri, ma anche scritture collaborative, forum...
Mi piace moltissimo questo concetto del PLE in cui si coniugano libertà e responsabilità, attività e continuità, interessi personali e cambiamento, amore e pazienza, ricerca e creatività ed avverto la grande ricchezza di questa conoscenza distribuita, coltivata con cura, di cui ognuno può essere portatore e che può facilmente condividere con altri.
lunedì 23 marzo 2009
Delicious come ambiente di apprendimento
Le potenzialità che emergono da questa folksonomy (raccolta di materiali "taggati") riguardano in modo particolare la rappresentazione e l'organizzazione delle proprie conoscenze e la loro condivisione. I tags nascono con le attività che il soggetto conduce in base a specifici interessi ed esigenze; essi hanno una loro durata temporale e contestuale e il valore del tag dipende dall'uso condiviso da parte di più utenti.
Si tratta di un vero e proprio processo di apprendimento attraverso il quale, grazie all'esplorazione, all'analisi, alla scelta delle risorse e all'assegnazione dei tags si crea e si evolve una propria identità. Nell'orizzonte del web 2.0 si tratta anche di un ambiente di condivisione delle conoscenze, in cui, grazie ai tags, si può accedere a risorse selezionate da altri utenti e dove possono essere visitati e commentati i siti degli altri membri.
venerdì 20 marzo 2009
Questo pensiero di Ferdinand Ebner, l'autore che sto leggendo per preparare la mia tesi, esprime bene ciò che vado maturando in questo periodo.
Spesso per paura o per insano orgoglio mi rifugio nelle cose ripetitive che mi danno sicurezza, ma che mi fanno sentire così poco viva...
Aprire il blog è stata per me, all'inizio, quasi una forzatura, ma sto cominciando ad avvertire le potenzialità di questo strumento, il suo "esser vivo": oggi ho provato una grande emozione nel vedere che qualcuno lo sta seguendo e nell'aver ricevuto anche un commento (grazie Enrico!!!).
Adesso mi sento più motivata a seguire i blog degli altri ed avverto quanta vitalità ci possa essere in una blogoclasse.
Tra qualche giorno spero anch'io di riuscire ad inserire qualche immagine in movimento e qualche file audio... mi piacerebbe molto!
giovedì 12 marzo 2009
